Recensione di GTA: Vice City Stories
Autori: PSM UK e Daniel Creata il: 21/10/2006 Aggiornata il: 21/10/2006

Questa recensione è stata pubblicata il 21 Ottobre 2006 dalla rivista PlayStation Magazine (PSM) ed è stata tradotta da Daniel. Tutti i diritti sono dei rispettivi detentori.

Così grande e così bello, vale la pena comprare una PSP solo per questo gioco!

Voto finale: 9.5/10
Che dire, a noi è piaciuto il titolo Grand Theft Auto per PSP dell'anno scorso. Liberty City Stories è stato un GTA qualificato su una console portatile ed ha rappresentato una stupefacente conquista. Ma abbiamo sempre saputo che il gioco avrebbe potuto offrire di più. Dopotutto, il franchise si è evoluto sostanzialmente da GTAIII, ma questi cambiamenti non sono stati riflessi sul gioco per la console portatile di casa Sony. E naturalmente abbiamo subito dato la colpa alle capacità tecniche limitative della PSP.
Ma poi arriva Vice City Stories, un gioco che ha superato tutte le nostre aspettative. Ad essere sinceri, prevedevamo un'altro titolo nella stessa linea di LCS - vale a dire un GTA nudo e semplice ambientato in Vice City anzichè in Liberty City. Non sarebbe stato un gioco terribile alla fin fine, magari un pò superato. Ma per fortuna, VCS ha molto di più da offrire. E' vero, scarseggia ancora di qualche caratteristica introdotta in San Andreas ma è comunque anni luce diverso da LCS, e inoltre dimostra che la PSP può fare molto di più di quanto abbiamo creduto finora.

Bentornati a Vice City
Sarà perchè molti di noi nello staff di PSM sono cresciuti negli anni '80, ma amiamo tantissimo la città di Vice City. La musica degli '80, lo stile degli '80, il tutto degli '80 - è un meraviglioso miscuglio di stereotipi di quell'era, che rendono omaggio a film come Scarface e serie televisive come Miami Vice. Quindi è inutile dire che siamo stati più che felici di essere ritornati a Vice City, ed è rimasta proprio come la ricordavamo. O almeno prevalentemente.
Questa è la Vice City prima che Tommy Vercetti ha fatto la sua apparizione. E' la Vice City dove un ex-soldato di nome Victor (Vic) Vance vuole racimolare del denaro per la madre tossicodipendente e suo fratello, Lance (esatto, lo stesso Lance Vance della Vice City originale). Comunque Vic ha una regola: niente droghe. Non ha intenzione di provarle, e non vuole averne niente a che fare. Ma in una città alimentata dalla cocaina è difficile non essere coinvolti, e Vic ritrova se stesso bloccato in una situazione che nella sua vita ha sempre cercato di evitare.
Vic è un personaggio davvero interessante, specialmente considerando che si tratta di un protagonista di un titolo GTA. Non è un aspirante criminale e non è neanche legato al crimine organizzato. E' solo un uomo che cerca di aiutare la propria famiglia in tutti i modi possibili. Da un punto di vista cinico si può dire che Vic non è altro che un ipocrita (finirà con l'uccidere un bel pò di persone durante le sue avventure). Oppure si può dire che Vic è una vittima (nessun gioco di parole intenzionale) delle circostanze, che è una persona davvero buona e che è stata messa forzatamente in situazioni cattive. Ad ogni modo, è un protagonista diverso e innovativo rispetto ai suoi predecessori, ed inoltre è un uomo che impone rispetto più del protagonista di LCS, Toni Cipriani.

Nuovo e migliorato
Storia e personaggi a parte, il gioco in sè ha subito notevoli cambiamenti, e non solo per quanto riguarda la grafica. Il gioco è molto più bello di LCS con modelli 3D dettagliati (i personaggi hanno le dita separate e una migliore sincronizzazione delle labbra) e un'ottima distanza di visuale. Quest'ultima potrebbe essere leggermente migliore ma è comunque impressionante, specialmente per un gioco portatile come questo.
Altre modifiche includono stupende missioni (sono più lunghe e divertenti), più modalità multiplayer, nuovi veicoli (come i Jet ski), velivoli (gli elicotteri non possono mancare), l'abilità di nuotare (anche se solo per un tempo limitato - si affogherà se si starà in acqua per troppo tempo) e poliziotti meno zelanti (che dopotutto rendono il gioco più divertente). Oh, e come in San Andreas, se hai bisogno di aiuto puoi anche reclutare alcuni soldati (non durante le missioni del gioco, naturalmente), la qual cosa rappresenta una grande innovazione.
Con LCS ci siamo lamentati del fatto che non sono stati impiegati attori di Hollywood per il doppiagggio dei personaggi. Anche se le voci usate erano magnifiche, la mancanza di celebri talenti hanno fatto sembrare il gioco ad un prodotto di basso budget, e questo stonava con il fatto che Toni Cipriani in GTAIII aveva un attore molto famoso e già stabilito come doppiatore.
VCS dispone di doppiatori molto più famosi (Gary Busey, Danny Trejo, Luis Guzmen e altri) e i personaggi che fanno il loro ritorno come Lance Vance, hanno come doppiatori gli attori originali. Inoltre, per quanto bella possa essere la soundtrack di LCS, non potrà mai emozionare quanto quella di VCS - questa considerazione è dovuta, come abbiamo già detto, alla nostra affinità con gli anni '80.

Costruire un impero
Tra tutti questi cambiamenti c'è da notare l'aggiunta di una caratteristica completamente nuova alla serie GTA: Empire Building. Puoi avviare diverse attività attraverso Vice City, fare fuori le gang nemiche, comprare territori, e poi costruire la tua attività scegliendo tra i sei tipi disponibili (racket di protezione, strozzino, prostituzione, contrabbando di droga e rapina). Ricevi denaro per ogni attività in tuo possesso e puoi guadagnare molto di più completando le missioni che ogni tipo di business ha da offrire. Ovviamente, le gang che hai espropriato non saranno felici del tuo successo, e quindi devi stare attento - le bande nemiche potrebbero attaccarti quando meno te lo aspetti.
E' vero, recentemente molti giochi ti vedono acquisire proprietà, Il Padrino e Scarface sono degli ottimi esempi. Ma VCS ti offre molta più libertà, permettendoti di scegliere il tipo di attività che desideri costruire e permettendoti di fare successo con gli affari guadagnando molto denaro. "Empire Building" non è un'aggiunta necessaria al franchise del gioco, ma è più che benvenuta.

L'altro lato della medaglia
Come puoi vedere, a VCS non abbiamo dato un voto "perfetto" (9.5/10). Non fraintendere, è un grande gioco ma ha i suoi difetti. Come in ogni GTA in 3D ci sono alcuni problemi grafici, alcuni già presenti in LCS. Motociclisti con braccia veramente lunghe. Le braccia appaiono normali quando sono a piedi, ma si allungano appena salgono sulle moto. Per fortuna succede molto raramente e non influenza il gameplay, ma è comunque brutto da vedere. La storyline del gioco non è poi tanto lunga, finendola in meno di 15 ore. Ma come abbiamo sempre detto nelle recensioni di questi giochi, per divertirsi davvero con un titolo GTA bisogna svagarsi tra una missione e l'altra del gioco.
I problemi che incidono veramente sul gameplay sono l'agganciamento dei bersagli e i difetti dell'Inteliggenza Artificiale - entrambi trascinati dai capitoli precedenti della serie. L'agganciamento dei bersagli è leggermente migliore di quello in LCS, ma ci si trova occasionalmente a mirare un pedone che si trova nelle vicinanze anzichè i nemici che ci stanno sparando addosso. L'AI riporta i soliti, strani problemi, come i nemici che si bloccano davanti ad un muro cercando di inseguirci. Gli alleati inoltre si mettono in mezzo alla nostra linea di tiro durante le sparatorie, e questo può anche portare al fallimento della missione.
Tuttavia, sono problemi con cui possiamo convivere, anche se desideriamo da tempo vederli scomparire.

Il miglior gioco per PSP
Dire che VCS è il miglior gioco per PSP a cui abbiamo mai giocato non è un esagerazione - è davvero così. E' chilometri e chilometri migliore di LCS, perfezionato su quasi tutti gli aspetti da noi criticati. E non ci facciamo problemi nel dire che è uno dei titoli più belli dell'intera serie. Il fatto che è anche portatile è la ciliegina sulla torta.



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