Breve storia del GameBoy
Articolo scritto da M.Corazzi di punto-informatico.it. Il Game Boy, per chi non lo sapesse, è stata la prima, la più longeva e la più supportata console da tasca di tutti i tempi, ed è sopravvissuta ad Atari Lynx, Sega Game Gear, Turboexpress, Nomad e Neo Geo Pocket Color. Uscito sul mercato nel 1988 in Giappone, e l'anno seguente negli Stati Uniti, il sistema ha venduto oltre 60 milioni di unità in tutto il mondo, e può vantare una libreria di oltre 1000 giochi. L'architettura era basata sul processore Z80, lo schermo era un LCD a 4 toni di grigio. Utilizzava quattro batterie AAA che garantivano un'autonomia compresa tra le 15 e le 30 ore. Il modello 'Pocket', del 1996, utilizzava invece 2 sole batterie, abbassando così le ore di funzionamento a 10. In compenso aveva uno schermo a contrasto più elevato. Nel corso degli anni ci sono state dozzine di varianti del Game Boy: circa 50, se si considerano tutte le combinazioni di colori e di dimensioni! Nel Marzo del 1998 Nintendo decise di infondere nuova linfa nella sua microconsole: Game Boy Color aveva lo schermo a colori della Sharp e un processore a 8 MHz (sempre prodotto da Sharp) simile allo Z80, ma con più memoria e altre caratteristiche aggiuntive. Il GBC fu messo sul mercato il 23 Ottobre del 1998 in Giappone e, soltanto un mese, dopo nel resto del mondo. Chi ha avuto modo di provarlo l'ha paragonato all'Atari 7800 in quanto ad avanzamento tecnologico rispetto ai suoi predecessori e compatibilità all'indietro. Game Boy Advance è l'ultima generazione. Uscito a metà dello scorso anno, è il risultato naturale di un progetto dal nome in codice Atlantis sviluppato sino al 1997. Si tratta di un prodotto completamente nuovo, non di una evoluzione del Game Boy Color, benché l'architettura del GBC rimanga integrata nel GBA per motivi di compatibilità. Il codice di produzione del sistema è AGB (Advanced Game Boy) mentre quello di Game Boy Color era CGB (Color Game Boy), quello di Game Boy Pocket era MGB (Miniature Game Boy) e quello del Game Boy originale era DMG (Dot Matrix Game). La prima differenza di GBA con i suoi antenati è nell'orientamento orizzontale (che lo accomuna a Game Gear e Neo Geo). Le dimensioni sono circa quelle del GBC, ma il GBA ha uno schermo più grande con un maggior numero di colori. È stata rimossa la porta a infrarossi (ritenuta poco utile). Questa discutibile scelta è perfettamente in linea con quella che molti produttori di sistemi portatili sta attuando, forse per promuovere le tecnologie 'radio' come Bluetooth o per incrementare le vendite di (costosi) accessori esterni. GBA ha anche più memoria, è più veloce e potente, ha audio multi-canale. I vecchi giochi continuano a girare sul GBA grazie al fatto che, come accennato in precedenza, ospita un chipset GBC completo. Se nello slot è presente una cartuccia GB o GBC viene eseguito il boot del precedente sistema. C'è da dire che le vecchie cartucce sporgonoo sensibilmente dallo chassis. Ovviamente i nuovi giochi non possono funzionare sulle vecchie console, e basta una veloce occhiata alle caratteristiche tecniche per rendersene conto. Ma quali sono le potenzialita' e le caratteristiche del GameBoy Advance? Il cuore del GBA è un processore ARM7 a 32 bit che lavora a 16,7 Mhz. Il sistema può effettuare il boot anche in remoto da un altro GBA 'master' tramite il cavo di collegamento. Dispone di quattro memorie RAM: 32 KB interni al processore, 256 KB esterni, 96 KB di memoria video e 16 KB dedicati ai suoni. Il video può lavorare in due modalità: in modo sprite/background a 512 colori o in modo bitmap a 32768. Il modo a 512 colori con gli sprite e la parallasse viene usato durante le partite, il modo a 32K colori permette invece la visualizzazione di immagini statiche. La risoluzione è di 244x160, che scende a 160x144@56 colori in modo GBC. Sono supportati effetti di scrolling (anche rotazionale); sprite hardware (scaling, distortion e rotation); un massimo di 4096 sprite visualizzabili contemporaneamente (altro che 10 come nel GBC!); alpha blending; trasparenze hardware; livelli multipli di parallasse. Contrariamente a quanto sostenuto da qualche leggenda metropolitana, non c'è hardware integrato per la riproduzione video. Lo schermo NON è retroilluminato: anche se questo permette di limitare il consumo, di avere colori più contrastati e refresh meno sfocati, limita pesantemente la visibilità, e per giocare in condizioni di luminosità non ottimali si rende necessario qualche accessorio esterno. Il sistema audio MusyX sound system supporta sino a 32 voci oltre ai quattro canali PSG gestiti dallo Sharp Z80 in DMA. L'output avviene tramite canali duali RAW/PCM a 8 bit alla frequenza di 44,1 Khz. È presente un altoparlante mono, una rotellina per la regolazione del volume e l'uscita per le cuffie. L'alloggiamento per le cartridge (cartuccie) è notevolmente più corto e più largo di quello presente sugli antenati Game Boy e Game Boy Color. La massima capacità supportata per le cartridge è di 512 Mbit. Il GBA ha numerosi pulsanti: due, denominati R e L, sulle 'spalle', un joystick a 8 vie, START e SELECT e i classici A e B e naturalmente quello di accensione/spegnimento. Le superiori capacità di comunicazione del nuovo processore permettono partite fino a quattro giocatori in contemporanea, addirittura con una sola cartuccia in alcuni casi, grazie alla funzionalità di boot remoto. Come già per GBC e N64, anche GBA e GameCube possono essere connessi fra loro, anche se non è chiaro con quale effettiva utilità. Questa meraviglia viene alimentata tramite due batterie AA (15 ore circa) o tramite alimentatore esterno. Il mercato giapponese è in costante fermento, ma c'è da dire che nel settore non c'è vera competizione, se escludiamo i molto più costosi PDA. Si parla molto bene del Bandai Wonderswan e di GP32. Qualcuno azzarda un futuro ingresso di Microsoft nel settore tramite una versione portatile di Xbox (il leggendario, ma poco credibile, Xboy (N.d.R.). Parafrasando un noto aforisma, potremmo dire che 'ogni gioco completato è una notte d'amore in meno'. Bisogna trovare il giusto equilibrio e la giusta collocazione nella propria vita per il gioco. Senza sopprimerlo, perché alimenta la nostra fantasia e il famoso fanciullino che c'è in noi, ma senza lasciare che dilaghi ossessivamente nel nostro tempo libero soffocando gli altri interessi, le altre passioni e le relazioni umane. Dopo il necessario disclaimer per quietare la coscienza (in stile perfettamente giornalistico): non si può non rimanere affascinati di fronte alla varietà e alla bellezza dei giochi GBA e soprattutto alla possibilità che offre di portare il proprio hobby con sé anche in situazioni dove altrimenti ci sarebbe negato. |
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